Che si tratti di una casa “ordinaria” o una casa di lusso se ti prenderai cura di lei ne verrai ripagato con un ambiente, più salubre, efficiente, funzionale e bello! D’altronde il mantenimento del patrimonio immobiliare è diventato una disciplina ed un servizio effettivo che alcune società svolgono da anni.
GLI IMPIANTI
Se la tua casa è dotata di impianto di riscaldamento alimentato da caldaia a gas in autonomia sottolineiamo come recentemente l’ Italia si è adeguata alla Direttiva Europea sul rendimento energetico e forse ti sorprenderà leggere più avanti come la frequenza delle revisioni necessarie sia diminuita!
Tuttavia non osservare la direttiva (oggi finalmente adottata in pieno anche dall’Italia) vale a dire esimersi dal fare effettuare la revisione alla caldaia vuol dire non avere l’impianto in sicurezza e in caso di funzionamento non efficiente della caldaia un aumento dei consumi energetici per il riscaldamento con conseguenti maggiori incidenze di costi
Con l’entrata in vigore del Regolamento approvato, la cadenza dei controlli sull’efficienza energetica (salvo indicazioni differenti dell’installatore o manutentore reperibili sul libretto della caldaia) è:
– Ogni due anni per gli impianti termici combustibile liquido o solido
– Ogni quattro anni per gli impianti a gas metano o GPL
Se la potenza termica della caldaia è maggiore o uguale a 100 Kw in cui ricadono le centrali condominiali i tempi si dimezzano. Di fatto, questo rappresenta un cambiamento radicale se si considera che gli impianti inferiori a 100 Kw sono la grande maggioranza nell’anagrafe italiana delle caldaie.
Prima, la normativa vigente (DPR 412/93, 59/2009, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 Kw, controlli:
– Annuali se il combustibile è liquido o solido.
– Biennale se l’impianto è a gas a focolare aperto all’interno dei locali o se la caldaia installata ha più di 8 anni.
– Quadriennale se l’impianto è a gas a tenuta stagna.
Attenzione però perché i mutamenti della tempistica della manutenzione sono derivanti dall’evoluzione tecnologica delle pompe di calore.
Ne dovrebbe derivare un risparmio annuo tra i 60 e gli 80 € annui a famiglia.
Il FATTORE ACQUA
Se l’immobile è allacciato ad un acquedotto dove l’ acqua è particolarmente calcarea (come ad esempio a Milano) è molto utile installare a monte della propria abitazione un Addolcitore che riduca la durezza dell’acqua scongiurando il formarsi di incrostazioni che ostruiscano tubazioni e condutture, sistemi di ricircolo dell’acqua, elettrodomestici. I depositi calcarei possono provocare rotture in impianti quali caldaie o serbatoi d’acqua, boiler, pannelli di riscaldamento solari. Oltretutto l’acqua addolcita permette di ridurre sensibilmente il consumo di shampoo sapone e detergenti e gli aloni calcarei sulla rubinetteria, vetri doccia e arredo sanitario.
L’addolcitore viene caricato con del sale. E’ quindi opportuno osservare i tempi di ricambio indicati dalla casa madre dell’addolcitore. Oltre al sale l’addolcitore contiene una resina che normalmente dura tra i 10 e 15 anni. Un accorgimento da casa di lusso ad alto livello ad una spesa non così insostenibile considerando che riscontrerete da subito e nel tempo di vita dell’immobile molto comfort.
LE UNITA’ CLIMA (CONDIZIONATORI)
Bastano alcuni accorgimenti di manutenzione “fai da te” abbastanza semplici per preservare l’efficienza delle macchine, migliorando la salubrità dell’aria. Se le unità clima lavorano solo per il raffrescamento l’ideale sarebbe fare questa manutenzione prima dell’estate.
Ad ogni modo per qualsiasi tipo di pulizia e manutenzione è necessario scollegare preventivamente l’alimentazione elettrica.
La pulizia periodica è un aspetto importante per l’efficienza delle macchine clima e per la salubrità dell’aria trattata, quindi procedere passando con un panno umido sulla parte estera ed il pannello interno. Per lo sporco più persistente esistono detergenti specifici per condizionatori.
UNITA’ INTERNA
Pulizia filtro polveri
Aprendo il pannello della macchina il filtro antipolvere è ben individuabile perché costituito da una rete a maglia fine.
Il grosso dello sporco può essere tolto sotto acqua corrente e ripetuti passaggi con il sapone neutro. Asciugare all’aria.
Pulizia filtro carboni attivi
Questo filtro serve per eliminare eventuali cattivi odori dell’aria trattata. Il grosso può essere pulito con l’aspirapolvere mentre il restante residuo può essere tolto lasciando il filtro immerso per circa mezz’ora in soluzione di acqua e detergente. Asciugare all’aria.
Pulizia dello split
Ripulire la parte interna dello split da batteri, muffe e cattivi odori spruzzando uno spray igienizzante apposito.
Ricollegare il cavo elettrico solo dopo aver rimontato tutte le componenti
E’ necessario accendere i climatizzatori per circa un ora per far disperdere gli ultimi residui di soluzione igienizzante. Questa ultima operazione va fatta aprendo le finestre e non soggiornando negli ambienti.
Ci sono nuovi condizionatori che sono dotati di una funzione chiamata smart-clean che compie la pulizia automatica dei filtri.
UNITA’ ESTERNA
La manutenzione dell’unità esterna viene effettuata con minor frequenza della unità interna. Anche per l’unità esterna si può procedere con un panno umido e prodotti specifici. E’ preferibile, installare le unità esterne al riparo dagli agenti esterni, intemperie e sporcizia e ancor più a distanza da vapori e fumi.
In alcune circostanze davvero particolari la batteria richiede un riallineamento delle alette che si può attuare con un pettine reperibile dai rivenditori di materiale termosanitario. Si consiglia di lasciar fare questa operazione ad un installatore.
Anche il gas freon se l’impianto è stato installato a regola d’arte tende a durare molti anni senza dover essere ricaricato.
Quindi è giusto valutare l’ipotesi di dover ricaricare l’unità esterna quando il climatizzatore dopo degli anni ha perso la propria capacità raffrescante.
Quando il gas caricato è insufficiente (o in eccesso) si può formare del ghiaccio ben visibile sul rubinetto di mandata (il tubo più piccolo) dell U.E. e alle immaginabili conseguenze.
L’unità esterna non è mai un “bel vedere” guardate come RP Design Group nasconde l’unità esterna realizzando un arredo coordinato con il living di questa terrazza in una casa di lusso in Italia.
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